Il Convento dei Cappuccini

Via dei Cappuccini

Il Convento dei Cappuccini
Il Convento dei Cappuccini

Descrizione

Il Convento dei Cappuccini venne costruito nel 1558 e sorge in un’area vasta, il pianoro di Enna, un tempo di grande bellezza architettonica. Il primo Convento dei Cappuccini nel territorio ennese sorse nel 1534 (il secondo fondato dopo la loro venuta in Sicilia), nella valle che separa Enna da Calascibetta ( in un luogo detto “Desha” e in seguito “San Girolamo” , a cinque chilometri da Enna e tre da Calascibetta), nelle vicinanze del Convento dei Frati Basiliani. Da qui essi prestavano la loro opera di assistenza ai malati e ai bisognosi dei due centri abitati.

Successivamente, poiché detto Convento era distante sia da Castrogiovanni che da Calascibetta fu abbandonato per costruirne altri due, più vicini alle città. Quello di Castrogiovanni (Enna) fu edificato poco distante dalla città, presso la chiesa di San Paolino Vescovo.

I Frati Cappuccini vi si trasferirono nel 1587 e vi rimasero fino a quando lo Stato Italiano con il Regio Decreto n. 3036 del 7 Luglio1866 non riconobbe più “ gli Ordini religiosi, le Corporazioni religiose regolari e secolari ed i Conservatori e ritiri i quali importavano vita comune ed avevano un carattere ecclesiastico” e li soppresse, dandoli in concessione a comuni e province a condizione che venissero utilizzati ai fini di pubblica utilità destinandoli a scuole, ospedali, ospizi.

Nel secolo scorso, quando venne il divieto di sepoltura nei luoghi sacri, con la legge sanitaria relativa alla costituzione di cimiteri nel Regno d’Italia del 1985che vietava, per motivi di ordine igienico, la tumulazione nelle chiese ed una distanza del sito di almeno 200 metri dal centro abitato, la “selva” del convento dei Padri Cappuccini ne divenne il cimitero della città.

Nel 1860, dopo la cacciata dei Borboni, furono emanate dal Regno d’Italia, al quale era stata annessa la Sicilia, le famose leggi di soppressione, con le quali furono sciolte diverse istituzioni religiose e molte confraternite. Esse non ebbero più alcuna ufficialità e poiché ebbero annullati del tutto quiei privilegi e quei poteri residui che avevano reso “stato nello stato”, finirono di esistere come istituzioni di overno e conservarono soltanto il carattere religioso che esternano tutt’ora, intervenendo principalmente nelle processioni con propri vessilli e distinti insegne.

Morto Padre Benigno tutto ciò che si trovava nella Chiesa fu inventariato e consegnato al custode, Sig, Sebastiano Vita. Il 27 luglio 1910 il Sindaco autorizzava il rettore della Congregazione di Gesù, il Sig. Gaetano Orefice, a trasferire alcuni oggetti sacri da quella dei Cappuccini in altra chiesa. Negli anni successivi essa rimase aperta al Culto per interessamento del Comune e dei sacerdoti Priore Giovanni Buonasera e Canonico F. Paolo Marasà, mentre il convento venne adibito a deposito.

Il Sig, Gaetano Alù, commerciante, con atto del 7 dicembre 1928 rogato dal notaio Francesco Giunta, donava un corpo di case in via Roma affinché venisse costruito in Enna un asilo do mendicità, nel contrmpo essendo liberi parte dei locali all’interno del convento, l’asilo di mendicità, poté essere realizzato, li vi rimase fino al 1969, in condizioni di assoluta povertà.

Nel 1969 il “ricovero” “Casa di riposo per anziani” venne trasferito in contrada S. Lucia. I locali del Convento, dopo il trasferimento, furono adibiti a deposito di materiale e stavano andando in rovina.

Ad oggi ancora resistono i pregevoli affreschi di un tetto (al primo piano), che rappresentano S. Tommaso, S. Ambrosio, S. Agostino, S. Bonaventura, S. Marco; al centro è la Madonna con Gesù Bambino, S. Giovanni e un agnellino.

L’edilizia si presenta semplice nei valori formali e nei partiti architettonici, tranne che all’interno della Chiesa dove pregevoli stucchi adornano quasi tutte le pareti libere longitudinali. Il convento riprende le sperimentate forme tipiche degli eremi francescani particolarmente cari alla spiritualità della riforma cappuccina. La più stretta osservanza della spiritualità francescana voluta dai cappuccini genera così forme semplici ed essenziali. La schema “ad quadratum” governa l’architettura del complesso. Il chiostro quadrangolare è il centro dell’edificio; a nord , si trova la chiesa a navata unica coperta da una volta a botte con sottarchi, suddivisa in due vani di cui l’abside occupa la parte finale.

La facciata della chiesa è molto semplice: con tetto a capanna, con finestra rettangolare e portale ad arco, sul lato sinistro è il vano d’ingresso del convento, sormontato anch’esso da una finestra. Volumetricamente, dall’esterno , il complesso appare abbastanza compatto e suddiviso come in due corpi: la Chiesa ed il Convento. All’interno del Convento è il corridoio che funge da asse portante con tutti gli spazi abitativi che lungo esso si snodano.

Galleria Immagini

Dove

Via dei Cappuccini

Orari

da Martedì a Domenica 10:00- 14:00 / 15:00-19:00  

Lunedì chiuso

Ultimo aggiornamento: 13 set 2023

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